
Il Presidente regionale e legale rappresentante dell’Associazione Italiana Agricoltura Biologica Sicilia, Alfio Furnari, con un richiesta formale agli organi di competenza ha richiesto l’accesso agli atti e informazioni alla Pubblica amministrazione del Comune di Belpasso, nel catanese, per la segnalazione di violazione per l’utilizzo non conforme di fitofarmaci.
Su segnalazione di un nostro socio apicoltore, riferisce Furnari, siamo venuti a conoscenza della situazione nel Comune di Belpasso. Ci siamo subito attivati con la formale richiesta di accesso agli atti e di informazione alla Pubblica Amministrazione ex artt. 22 e segg. legge 241 del 1990, 26 legge n. 383 del 2000 e 5 d.to l.vo 33 del 2013, inviata al Comune di Belpasso (CT) e all’assessore al Decoro urbano e alla manutenzione ordinaria, e per conoscenza all’Agenzia regionale per la Protezione dell’ambiente della Sicilia (Arpa), all’Asp di Catania, al Comando Forestale, Alfio Furnari in qualità di Presidente Aiab segnala la violazione per l’utilizzo non conforme di fitofarmaci presso il Comune.
La Regione Sicilia per quanto di sua competenza ha emanato delle linee di indirizzo, con l’allegato A al D.D.S. n. 352 del 16 febbraio 2017, dando concreta efficacia nel territorio isolano alla direttiva comunitaria. E così, è stato precisato che il Pan al punto A.5.6 titolato. Il documento in questione prevede in armonia con Il PAN al punto A.2.2, l’informazione preventiva, da parte degli utilizzatori, nei confronti della popolazione interessata e potenzialmente esposta ai prodotti fitosanitari e impone l’obbligo di avvisare la popolazione “attraverso l’apposizione di cartelli che indicano, tra l’altro, la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del divieto di accesso all’area trattata”.
Il documento, inoltre, specifica poi che: la durata del divieto di accesso non deve essere inferiore al tempo di rientro eventualmente indicato nell’etichetta dei prodotti fitosanitari utilizzati e, ove non presente, nelle aree frequentate dai gruppi vulnerabili non può essere inferiore a 48 ore.
“Come Presidente Aiab Sicilia – dichiara Furnari – ritengo doveroso fare chiarezza circa la situazione allarmante segnata dal socio e chiedere un intervento delle autorità preposte al controllo ambientale, altresì invita i cittadini a segnalare ad Aiab episodi di tal genere che attentano alla salute e alla tutela ambientale e della biodiversità. Purtroppo – riferisce Furnari – ancora molti comuni siciliani fanno eseguire trattamenti di tal genere disattendo le normative e le linee guida in atto, sprecando tra l’altro denaro pubblico.