Il Distretto Agrumi di Sicilia, nell’ambito del progetto “Clima” ha portato nell’azienda Assoro Biometano un gruppo di 25 persone tra tecnici, stakeholders, imprenditori e ricercatori, a verificare con mano e capire come è possibile realizzare in Sicilia un percorso concreto di economia circolare, partendo dai sottoprodotti in agricoltura”.
“Da noi, tutto nasce dai sottoprodotti della produzione agricola che vengono trasformati in biometano destinato all’autotrazione”, ha spiegato Giuseppe Zappalà, direttore operativo dell’azienda Assoro Biometano. Poi ha continuato: “Raccogliamo dalle aziende agricole e di trasformazione del territorio due forme di matrici: stagionali, come la sansa (10 -15 mila tonnellate l’anno) e il pastazzo (30 mila tonnellate l’anno) e matrici zootecniche giornaliere, circa 100 tonnellate. Di queste matrici noi carichiamo circa 250 tonnellate al giorno che si traducono in 499 sm3/h di biometano gassoso (bioGNC) che liquefatti (bioGNL) equivalgono a 8 tonnellate. Ad oggi garantiamo l’alimentazione di circa 180 mezzi al giorno”.
“La visita ha consentito ai partecipanti di conoscere la reale fattibilità tecnico-economica dei processi di produzione di biocarburante, in ottica di Carbon neutrality, quindi senza alcun impatto ambientale derivante dalla emissione di gas clima alteranti di origine fossile”, dice Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi che ha realizzato il progetto Clima in partenariato con l’Alta Scuola di Formazione Arces e con il supporto di The Coca-Cola Foundation. “Il progetto – spiega Argentati – intende accompagnare le aziende verso le più moderne tendenze dettate dai programmi europei Farm to Fork e Green Deal”.
Sono in programma altre visite tecniche. La prossima, il 23 giugno, si svolgerà all’azienda Cargill Pectin Italy S.r.l, di Pace del Mela (Me) che produce pectina per uso alimentare e farmaceutico e commercializza, inoltre, i sottoprodotti melassa e pastazzo de-pectinizzato per l’alimentazione zootecnica.
