L’orticoltura siciliana nuovamente in affanno: è crisi di mercato per i prodotti siciliani. Se da un lato viene confermata la grande qualità a pesare è invece proprio la quantità del prodotto immesso sul mercato. La disponibilità di prodotti hanno, nelle ultime settimane, intasato i mercati all’ingrosso con il risultato finale di spingere al ribasso i prezzi. A perdere valore “alla cassa” sono essenzialmente i carciofi, i broccoli, i pomodorini Pachino IGP e i limoni. Sui mercati generali di Palermo e Villabate, per esempio, lo “Spinoso palermitano” è rimasto quasi invenduto con il prezzo crollato fra 35 e 50 centesimi al pezzo. Domanda quasi azzerata, la scorsa settimana, per i broccoletti e i finocchi, un po’ meglio per i broccoli che tuttavia hanno spuntato quotazioni attorno ai 50 centesimi. Non va meglio per prodotti di gran pregio come il pomodoro di Pachino Igp i cui prezzi alla produzione coprono a mala pena i costi. A lasciare scontenti i produttori anche le fragole. La cassetta da due chili veniva scambiata tra i 5 e gli 8 euro. Per i limoni, infine, la concorrenza spagnola ha messo in ginocchio le produzioni siciliane facendo in modo che il prezzo medio di mercato pagato al produttore arrivasse a 30 centesimi per quelli destinati al consumo fresco e a 15-20 per quelli industriali. Prezzi ai minimi, quindi, un po’ su tutta la linea di produzione orticola e frutticola siciliana e cioè per uno dei comparti più importanti per l’intera ortofrutticoltura nazionale.