
È aumentata di 3 milioni di euro la dotazione economica per finanziare tutte le proposte progettuali ammesse dalla Commissione di istruttoria e valutazione e presentate nell’ambito dell’Avviso 33/2019, il bando promosso dall’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale della Regione Siciliana per la qualificazione e la riqualificazione delle competenze di disoccupati e inoccupati, inserito nella programmazione 2014-2020 del Po Fse Sicilia.
Aumentano così da 6 a 9 milioni di euro le risorse per il finanziamento delle proposte progettuali che hanno partecipato al bando che, dalle 42 ammesse a finanziamento nella graduatoria provvisoria, sono diventate 64 in quella definitiva.
La scelta di accrescere le risorse a disposizione è stata fortemente voluta dal governo Musumeci. L’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale Roberto Lagalla ha sottolineato “la portata innovativa dell’iniziativa di creazione di nuova occupazione in azienda. Grazie a questa iniziativa, sperimentale per la Sicilia, stiamo portando la formazione dentro le imprese, favorendo l’occupazione e puntando sulla competitività. Sostenere la creazione di nuove abilità e l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori è infatti necessario per allineare le aziende siciliane ai rapidi mutamenti dei mercati, spinti dall’innovazione digitale e dall’evoluzione tecnologica”.
Sono solo 3 i progetti rimasti fuori perché non ammissibili a finanziamento per punteggio insufficiente. La graduatoria definitiva del bando, scaduto il 30 novembre scorso, è stata pubblicata sul sito del Po Fse Sicilia ed è consultabile QUI.
I progetti, provenienti dagli enti di formazione professionale e predisposti, per la prima volta, in stretta collaborazione con le aziende, mirano ad aumentare, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, le possibilità di inserimento lavorativo di disoccupati e inoccupati attraverso la partecipazione a percorsi formativi connessi alle concrete esigenze produttive delle imprese. L’obiettivo è anche quello di innalzare i livelli di competenza professionale in alcuni settori strategici come agroalimentare, manifatturiero, artigianato, edilizia, tecnologie dell’informazione e comunicazione, turismo, beni culturali e servizi sociali.