La meccanica agraria è la protagonista del Protocollo d’intesa fra Re.N.Is.A, la Rete Nazionale degli Istituti tecnici e professionali Agrari, e Federacma, la Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, siglato a Grosseto nell’ambito del XIII Congresso nazionale degli Istituti tecnici e professionali agrari. Tra i principali obiettivi dell’intesa, la valorizzazione della meccanica agraria nell’offerta formativa degli istituti agrari e la loro promozione tra gli studenti nonché la sinergia tra imprese e sistema scolastico per sviluppare progetti mirati all’incontro domanda-offerta di lavoro, ottimizzando tirocini formativi e realizzando una specifica rete per lo scambio di dati, richieste e opportunità disponibili tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Federacma e Re.N.Is.A.
“La Rete Nazionale degli Istituti tecnici e professionali agrari – ha spiegato la presidente Patrizia Marini, dirigente scolastica dell’Istituto Emilio Sereni di Roma – si impegnerà a promuovere occasioni di incontro e confronto con le istituzioni a livello nazionale e regionale per affrontare e risolvere tematiche di comune interesse, anche in specifici tavoli tecnici mirati a stabilire linee di indirizzo, materie d’insegnamento, leggi, finanziamenti, norme ed eventuali regole tecniche di partecipazione a bandi nazionali e regionali. Ma non solo: con questo protocollo d’intesa miriamo a dare visibilità alle iniziative di Federacma inerenti la formazione e le offerte di lavoro dedicate ai giovani, ed in particolar modo relative ai workshop Mech@griJOBS ed alle borse di studio del Premio Alberto Cocchi”. L’Italia è il terzo produttore al mondo di macchine agricole e realizza un fatturato per 23 miliardi di euro. “Nonostante ciò, in questo settore – ha aggiunto Andrea Borio, presidente di Federacma – si registra una forte mancanza di manodopera specializzata a fronte di migliaia di posti di lavoro vacanti. Siamo certi che con l’avvio di questa collaborazione concreta e strategica potremo avvicinare le nuove generazioni alle professioni della meccanica agraria”.
