
Si è concluso il 30 ottobre il 4° Symposium Internazionale sul Pomodoro. Un evento biennale, questo, da sempre punto di riferimento per i produttori di pomodoro da insalata. La manifestazione è stata ospitata presso l’antico mercato di Comiso oggi conosciuto anche come Fondazione Bufalino. L’evento ha visto la partecipazione di un centinaio di produttori, tecnici aziendali, ricercatori e docenti universitari. Tanti i temi trattati: dalla salinità dei suoli all’interazione fra piante e biostimolanti. Ma anche tanti i temi di natura economica e commerciale.
Uno dei più attesi interventi dell’intera manifestazione, infatti, è stato quello di Bartlomiej Majda, consulente della GDO Polacca.
“Al momento gli standard della produzione di pomodoro in Polonia non sono molto alti – ha detto il relatore – ed è per questo che siamo alla ricerca di nuovi segmenti che possano risultare attrattivi per i consumatori. Il target principale a cui tende la mia attività è quella della GDO. Fin quando era possibile producevamo pomodoro rosso in prevalenza per il mercato russo, successivamente la produzione è stata diversificata verso le varietà rosa per venire in contro alle tendenze consumistiche locali che sono indirizzate verso il gusto umami. La produzione nazionale va verso il canale della GDO, il resto segue una commercializzazione più tradizionale come i mercati all’ingrosso e la vendita diretta. La competizione con l’estero si confronta maggiormente con la produzione marocchina dimezzando il prezzo della nostra produzione nazionale che è mediamente di 2 euro al kg, al consumo. Questa evenienza rappresenta un problema pesante per il nostro comparto produttivo che è già in sofferenza. Le fasce di prodotto più alte possono arrivare anche a 10 euro/kg al banco dell’ortofrutta, si tratta essenzialmente di specialities. Al produttore viene generalmente liquidato un prezzo che si aggira sugli 80 centesimi di euro durante tutto l’anno”.
Il mondo della produzione e commercializzazione del pomodoro in Polonia ha subito, negli ultimi tre anni, uno vero e proprio sconvolgimento dovuto all’incremento esponenziale dei prezzi delle materie energetiche per il riscaldamento delle serre. A causa di questi costi maggiorati produrre ora pomodori in serra non è più cosi conveniente e nel prossimo futuro la Polonia sarà costretta ad importare prodotto fresco dai paesi mediterranei. Potrebbe essere un vantaggio commerciale per la Sicilia? Sul numero di Agrisicilia di novembre gli atti del convegno con un lungo articolo sull’export di fresco in Polonia.